Sono due fratelli, si battibeccano 16 o 17 volte al giorno, scherzano, ridono, si vede che pensano alle stesse cose, che vedono il Mondo con lo stesso filtro. Una passione che diventa un sogno, un sogno che diventa un lavoro a tempo pieno, un Mondo stupendo come quello del vino e una Cornice perfetta come solo la Langa sa essere. Tra risate e racconti ecco quello che è successo quando sono andato a trovarli.
Alberto e Caterina BURZI tutti per noi su Wines and Secrets
Partiamo dal principio.
Alberto : Nel 2012 abbiamo cominciato a vinificare per la prima volta partendo da un patrimonio aziendale già costituito da alcuni vigneti che sono nostri da generazioni ; i miei nonni avevano già dei terreni qui a La Morra, non avevano mai vinificato prima, avevano sempre venduto le uve, mio nonno è stato uno dei primi fondatori delle Terre del Barolo, uno dei primi 15/16 fondatori agli inizi degli anni 60.
Avendo avuto due figlie femmine decise di investire il suo tempo per l’attività alle Terre del Barolo evitando di iniziare un attività in
proprio, proprio per il fatto che avendo avuto 2 figlie, diversamente da oggi, all’ epoca era più difficile cominciare ad avere una cantina,
ha aspettato un nipote e sono arrivato io. Ho frequentato la scuola enologica alle superiori e dopo l’ università, dopo una serie di esperienze
qui e all’ estero ho cominciato a mettere su i primi passi in proprio.
il 2012 è stata appunto la prima annata, abbiamo ristrutturato tutta la cantina allargando con una parte nuova e facendo i primi acquisti,
le prime vasche e le prime botti, nel 2012 siamo usciti con la prima etichetta di Barbera Plaustra, e da li anno dopo anno abbiamo
introdotto tutti gli altri vini mano a mano che raggiungevano la fine del loro affinamento, e già dal primo anno abbiamo avuto subito una
bella sorpresa in quanto già il primo vino fu premiato e questo ha dato sicuramento una bella spinta per il lavoro futuro e per crederci
sempre di più.
I vostri genitori quindi fanno un altro lavoro?
Caterina : Esattamente, però la mamma e il papà ci danno una grande mano dal punto di vista amministrativo e contabile
Alberto : si alla fine la cosa bella è che io mi occupo di un po’ di tutto ma nei momenti di necessità tutta la famiglia collabora, anche
perchè diversamente sarebbe impossibile gestire un quantitativo di lavoro tale da soli, sono 7 ettari tutti completamente vitati e tutti qui a
la morra ma ci sono momenti dell anno in cui da soli è molto difficile gestire tutto e poi più si va avanti con il lavoro di cantina, più mi rendo conto di come è necessaria una collaborazione della famiglia o comunque di altre persone.
Avete convertito quindi totalmente l’attività con la produzione in proprio o una parte delle uve ancora è destinata ad altre cantine?
Non ancora, stiamo facendo un passo alla volta, una parte delle uve ancora vengono vendute, una parte del vino ottenuto viene venduto
sfuso e un altra parte viene messo in bottiglia. Piano piano dal 2012 la nostra produzione è gradualmente cresciuta, oggi siamo intorno
alle 20mila bottiglia etichettate e ritengo che fosse doverosa una crescita ponderata ,essendo la nostra un immagine nuova con un etichetta nuova il mercato da quel punto di vista era tutto da costruire e appunto per questo abbiamo preferito fare un lavoro graduato e anno dopo anno imbottigliare sempre di più. In effetti ti rendi conto che la storicità di un azienda sia una delle cose più belle e che sto cercando di creare ma logicamente essendo pochi anni quelli della nostra attività fin dall’inizio è un qualcosa che va fatta bene.
Il barolo è il simbolo stesso della “Non Fretta”
Alberto : (ridendo) ah si esatto, il problema è un po’ quello , che oggi come oggi giochiamo un po a tetris per riuscire a gestire tutti i bancali in modo funzionale e puntualmente se devi etichettare qualcosa quello che ti serve è sempre nel cestino dietro mai quello davanti.
Quindi i prossimi progetti saranno sicuramente dei nuovi spazi per riuscire a gestire meglio specialmente l’imbottigliato, la struttura
nella quale ci troviamo è da rivedere e migliorare ma appunto poco per volta, step by step lo faremo.
Ma certo assolutamente, chi infatti costruisce nuove cantine oggi esagera più che può con i metri quadrati perchè tanto lo
spazio non basta mai.
Alberto : perchè il concetto è proprio quello, se tu vuoi lavorare mettendo da parte anno dopo anno qualche bottiglia per crearti una
storicità, sono vini che rimangono li e occupano dello spazio, e ogni anno sarà sempre di più.
e dopo la scuola enologica?
Alberto : dopo la scuola enologica Università, e dopo sono andato un po’ all’ estero, facendo anche cose diverse dal fare il vino ma sempre
collegate, come anche solo il commerciale o a Londra in enoteca, ho cercato di fare cose varie anche perchè il lavoro in vigneto è da quando
sono bambino che con mia nonna non è mai mancato, il lavoro di cantina è stato poi un continuare quello che era un processo imparato e visto in posti diversi. Il bello di lavorare in proprio è vedere dall’ inizio alla fine quello che è tutto il processo produttivo della tua materia
prima, dando modo anno dopo anno di migliorare. Il mio lavoro sta proprio di fare vino adattandomi alle caratteristiche del vigneto di origine, cosa che impari solo con l’ esperienza e con il tempo. Diventi un Tuttologo, perchè devi davvero essere competente su tutto.
l’etichetta mi piace molto, è immediata, pulita e semplice.
Alberto : Nostro padre è ingegnere, e questa B con questa forma un po’ strana è stata pensata un po’ come una chiocciola fatta con la nostra prima lettera del nostro cognome. Ed è stata apprezzata fin da subito da tutti, da un immagine giovane e semplice da riconoscere.
Oggi l’ etichetta gioca un ruolo sempre più importante e a volte puoi fare un vino fantastico ma se l’ immagine è sbagliata fai il doppio della
fatica a farlo conoscere.
Quale è l’aspetto che ti piace di più del tuo lavoro?
Penso sia anche il fatto di aver iniziato noi a fare vino, non avendo dei genitori o dei nonni abituati a fare le cose per forza in un certo modo, ci ha permesso di decidere come comportarci, e questa è stata secondo me una grande fortuna, e poi penso il modo che ho di lavorare e quello che voglio per i miei vini, adattando per ognuno di loro le migliori qualità che il vigneto ha e riuscire a trasmetterle poi a prodotto finito. Se ci sono vigneti di una certa età, più fitti o meno fitti etc, i lavori che vengono fatti sono ovviamente diversi.
Capalot è un single cru bellissimo di Santa Maria, forse uno dei più storici, ma ho notato che raramente lo si trova da solo in un Barolo, molte volte viene assemblato insieme ad altre vigne no?
Alberto : Ma la spiegazione sta nel fatto che la maggior parte del cru Capalot è esposta ad est, e solo la nostra vigna parte dal lato sud, e di conseguenza diciamo che il lato più bello è di nostra proprietà ed è perfetto per farci un vino esclusivo di quella vigna.
domanda per te Caterina, ho saputo che stai anche lavorando in una enoteca a Neive, quali sono i vini che ti sono piaciuti di più ultimamente degli altri produttori
Caterina : Ultimamente, sto scoprendo tanti Barbareschi buoni, anche li a molti piace giocare con la botte grande anziché la botte piccola etc, a me personalmente piaciono i vini più puliti, più tradizionali. Per farti un nome il primo che mi viene in mente è Dante Rivetti, i suoi Barbareschi sono molto interessanti. Lavorando di tanto in tanto da Oddero, facendo degustazioni e visite nel weekend, ho l’ opportunità di far assaggiare tanta qualità, e assolutamente super tradizionale.
Cosa vorreste per il Futuro?
Caterina : Dedicare il nostro tempo anche per Fiere e Eventi, ora siamo agli inizi e ci siamo concentrati sul vino e la logistica in cantina, perchè per prima cosa bisogna fare bene quello, per i prossimi anni mi piacerebbe arrivare al 100% delle nostre potenzialità e poterlo portare anche in giro per il Mondo. Ci piacerebbe completare il piano di sopra della nostra casa con un Wine Shop o comunque con uno spazio per l’ accoglienza, e poter utilizzare di più il nostro terrazzo per eventi, cene e degustazioni.
E’ arrivato il momento del nostro gioco, voi siete appassionati di cinema giusto? ora vi darò dei titoli travisati con parole “Vinoiche” all’interno e a turno uno dovrà cercare di farlo indovinare all’altro, cambiando la trama o giocando sulle parole, indovinando il titolo travisato anche con la parola diversa. Siete Pronti?
Caterina : Oddio ma ci sono parole che non possiamo usare tipo Tabù??
ahah no tranquilla, vai tocca a te per Alberto.
(DA RITORNO AL FUTURO) C : aaah allora. è il tuo film preferito. A : RITORNO AL FUTURO! C : mmm occhei ma solo che non è un viaggio nel futuro ma è un viaggio dentro un altro contenitore…che usiamo per il Nebbiolo! A : mmm non so, il tanneau?? C : ecco quindi non Ritorno al Futuro ma? A : RITORNO AL TANNEAU!?
Ritorno al Tanneau. Molto bene siete stati bravi e in soli 2 minuti! tocca a te Alberto : (DA ARANCIA MECCANICA) A : mmm ok allora, al mattino cosa mangi volentieri come frutto? o cosa mangio io volentieri come frutto? C : Arancia!! quindi Arancia Meccanica! A : ok ma se non sono arance nella viticultura sono? C : Uva! A : Dopo la fermentazione? C : Mosto! A : Noo dopo la fermentazione! (ridendo) se non è il vino dall’ altra parte cosa togli? C : aaaah vinaccia! A : ok quindi Vinaccia? C : Vinaccia Meccanica!
Molto bene!! ci siamo riscaldati a dovere. Ora si fa sul serio. Caterina tocca a te.
C : ah ok. Quando sei in quel posto dici sempre : Questo è un bel posto perché da qui si vede la Langa! A : ah Bossolasco! C : no là dove le colline cambiano forma. A : ah il Roero. C : Ecco, Roero, Ulisse la fece nel celebre romanzo? A : Odissea! Odissea nel Roero! C : 2001. A : 2001, Odissea nel Roero? C : Bravo.
dal celebre film 2001, Odissea nello Spazio. ok molto bene, andiamo avanti, ancora 2.
A : Questa è una saga storica. C : James Bond! A : Brava! però in questo film non ha la licenza di uccidere ma ha la licenza di quando si degusta che?… C : ci si ubriaca? A : No se si? C : Se si sputa? James Bond Licenza di Sputare!
molto bene siamo all ultimo, tutto per Alberto! vai Caterina!
C : questa la cantiamo sempre! allora…” Vivevo con mia nonna, poi mi sono trasferito a casa degli zii, (ridendo) a Santa Maria! A : ahahahah Willy il Principe…di Santa Maria! ahahahah spettacolo.
ahahah Bravi ragazzi questa è stata una spiegazione da veri intenditori, sapevo che questo gioco faceva per voi.
Sono simpatici, caparbi e intelligenti. Hanno la voglia di fare e di migliorarsi, amano la loro terra. Un grazie ad Alberto e Caterina per questa chiaccherata, non vediamo l’ ora di fare una visita e di assaggiare meglio tutti i loro vini, vi consigliamo di andarli a trovare, sono in frazione Santa Maria 9 a La Morra, nel cuore della Langa. W i giovani e soprattutto W i giovani in gamba come loro.
Per tutto ciò che vale una buona risata,
Per tutto ciò che cela un grandissimo impegno,
Per questo ci sarà sempre Wines and Secrets.