Alla pazienza di una donna!
Che cosa sono le MGA?
Sono Menzioni Geografiche Aggiunte, utilizzate negli ultimi 20 anni su Denominazioni di Origine molto prestigiose, da indicare in etichetta. Le MGA apportano un ulteriore prestigio e differenziano il nostro vino aggiungendo la garanzia che sono frutto di uve di una particolare area interna alla denominazione, distinta per le sue qualità intrinseche (struttura, aromi, longevità, acidità, storia). Inizialmente le MGA erano poche e circoscritte, oggi ricoprono molto più della metà dell’areale di produzione della DO (Denominazioni di Origine) di appartenenza; ciò a vantaggio della differenziazione in etichetta del proprio vino, utile per produttori grandi e piccini, che siano datati o nuovi.
A chi interessa questa indicazione?
Io direi un po’ a tutti, appassionati, esperti e neofiti! Dietro ad ogni MGA c’è una storia, solitamente riconducibile ad un produttore di quella zona che per primo ha rilevato questa differenza. I produttori, dopo anni di applicazione, hanno deciso di rivendicarlo in etichetta e tutelarlo. Le differenze all’interno della stessa tipologia di vino sono sottili ma percepibili da qualunque appassionato.
Ha senso diversificare l’area di produzione?
Un giorno da un produttore ho ricevuto questa domanda: “Ha senso diversificare così tanto l’areale di produzione? Se ne ha tutta questa “elevazione” oppure si rischia di aggiungere troppe informazioni, perdendo di vista il valore del vino in questione?”. Nacque così l’idea di questo articolo, dopo un’ora di congetture varie e scambi di opinioni con il viticoltore in questione, la mia voglia di saperne di più si era accesa! Ho chiesto i pareri a diversi produttori (poveri loro, hanno patito torture psicologiche!), ho cercato di capire cosa significasse MGA per loro e a livello legislativo. Le cantine storiche hanno sempre fatto una selezione delle proprie uve… mi è stato raccontato “una volta quando andavi in campo ti accorgevi che il terreno era diverso, quindi sapevi che l’uva da lì doveva seguire un percorso tutto suo”. Oggi questo concetto si è evoluto in MGA, in modo da disciplinare e permettere ai produttori di diversificare il proprio vino da quello della vallata di fianco, che ricade a sua volta, dentro un’altra sottozona (MGA), differente per terreno, clima e mano.
Il mio parere alla domanda del viticoltore quindi è sì! È importante diversificare un vino pregiato in base alla sua zona di provenienza, perché le peculiarità da essa conferitegli lo distinguono dagli altri.
Grazie ai produttori di Barbaresco tediati da me nelle varie degustazioni a Neive alla Bottega dei 4 Vini!
Per ogni nozione conosciuta e quelle che ancora non sappiamo, c’è Wines&Secrets il nostro ricercatore di fiducia.
Gianmaria Langellotto