Versoaln, la vite più vecchia del Mondo.

Siamo a Prissiano, una frazione del comune di Tesimo, nella provincia autonoma di Bolzano, in Trentino Alto Adige. Immaginate un castello, uno di quelli delle fiabe contornati da verde, magari un po più alto rispetto a tutto il resto, e al di sotto di esso, a fianco a un ponte di pietra , un pergolato, sul quale si erge una vite, Versoaln, la più antica vite del mondo.

Il nome deriva dalle caratteristiche del vigneto e della zona, con grandi pendii e strapiombi, in dialetto sudtirolese infatti Versoaln può essere tradotto con “assicurare il prodotto tenendosi con una corda”, proprio per la conformità impervia della vigna.

Il Castello , Castel del Gatto per noi, Katzenzungen all’origine, è una tenuta che risale al 1200, fatta costruire da ministeriali dell’epoca e dal 1244 passò ai signori di Schlandersberg, i quali ultimi discendenti, piantarono Versoaln.

La struttura passò di mano di famiglia in famiglia nel corso dei secoli, andando col tempo in declino e perdendo di valore, ma non la vigna, che crescendo sempre di più diventò il simbolo e il guardiano della tenuta. Molte leggende e storie si raccontano sul perché di questa vite leggendaria, e una fra tutte è diventata la mia preferita. La figlia più piccola dei signori di Schlandersberg ,Anne Marie, era in segreto innamorata del figlio del contadino di famiglia. Quando egli morì lui divenne il responsabile dei giardini e del verde della tenuta credendo da li in poi di poter fare una corte ufficiale a Anne Marie; le aspettative del ragazzo però furono subito stroncate dalla famiglia di lei, che volevano ovviamente per la figlia un pretendente di sangue blu. La visione artificiosa e poco romantica dei Schlandersberg e la poca caparbietà della figlia fecero cadere il giovane ragazzo nello sconforto più totale, che per vendetta, durante una vacanza della famiglia, costruì il pergolato e piantò la vite, simbolo del suo amore e della sua eterna presenza nella famiglia e nel castello.

Oggi Versoaln si estende per circa 340 metri quadrati, è un pergolato solido e ben mantenuto, l’età esatta del vitigno è stata dichiarata dall’università di Gottinga, che ha stimato un’età di circa 350 anni, rendendola senza dubbio la vite più vecchia del mondo. Dal 2006 i giardini di Castel Trauttmansdorff di Merano hanno assunto la paternità della vite. Nell’attestato si legge che la missione è quella di prendersi cura della vite «come della persona del Principe stesso, proteggendola da malattie e da belve, da folgore e tempesta, nonché dalle mani di compari incompetenti».

Il lieto fine di questa fiaba è tutto nel delizioso vino bianco che, ancora oggi, si ottiene dagli acini di questa vite centenaria. il Centro di sperimentazione agrario e forestale di Laimburg si occupa della coltivazione e cura della vite, e da essa vengono prodotte circa 100-120 bottiglie l’anno, acquistabili direttamente presso il castello. Si tratta di un vino bianco dal vivace colore giallo verdolino. Delicato al naso e regala sentori fruttati di lime e mela gialla. In bocca è un vino molto fine con una spiccata acidità. Mentre si degusta questo nettare non ci si può non emozionare pensando che la pianta da cui proviene ha assorbito oltre 3 secoli di storia. Come scritto nell’attestato di paternità, l’augurio è «che questa vite porti uva buona anche per i tempi a venire».

350 anni e non sentirli. Buona vita Versoaln.

 

 

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