Lanzarote e i vini che vengono dalla luna! – Parte 1

Quest’estate sono stata con mio marito per la seconda volta sull’isola di Lanzarote, appartenente all’arcipelago delle Canarie, sperduta nell’Oceano Atlantico. Quest’isola non ha solo bellissime spiagge, autentici paradisi, ma possiede una natura selvaggia e paesaggi magici e lunari in grado di stregare, tanto che è diventato quasi d’obbligo per noi ritornarci per godere ancora di questa bellezza.

Ma veniamo al punto o al secret of wine… L’isola di Lanzarote si contraddistingue dalle altre isole delle Canarie per una pregiata produzione di vino e per la spettacolarità dei suoi vigneti che sono a mio parere una delle massime espressioni dell’ingegno dell’uomo che tenta di strappare frutti dalla terra anche in condizioni così avverse.

Eh si perché qua la coltivazione non è affatto facile per la carenza di acqua (la piovosità è inferiore ai 200 millimetri all’anno), il caldo (siamo al livello dell’Africa sahariana…) e il vento (non a caso l’isola è una delle mete preferite dei windsurfers!).

Lanzarote però è in grado di regalare vini freschi e minerali come pochi ne avete assaggiati e questo per merito delle correnti marine ma soprattutto grazie al terreno vulcanico: fra  il 1730 e il 1736 l’isola fu infatti devastata da una serie di eruzioni del vulcano Timanfaya che distrussero villaggi e campi e modificarono il paesaggio per sempre.

Una volta ripopolatasi l’isola, per riuscire a coltivare in questo ambiente i contadini di Lanzarote hanno elaborato un sistema che permette alla vite di sopravvivere e anzi di prosperare godendo delle numerose sostanze nutritive e sali minerali presenti in queste terre laviche. Fra la sabbia vulcanica vengono scavate delle conche (che possono arrivare fino a 3 m di profondità ed essere larghe anche 8 m di diametro) in cui vengono impiantati gli alberelli di vite e che svolgono una prima funzione di paravento.

Per riparare ulteriormente le piante vengono poi costruiti dei muretti a secco a forma di semicerchio utilizzando i sassi vulcanici, chiamati “Picon”, che fra queste aride distese di lava di certo non mancano. I Picon svolgono anche la funzione di riserva idrica, in quanto sono in grado di assorbire l’umidità della notte e di rilasciarla gradualmente alla pianta durante il giorno.

Il risultato è bellissimo! Distese di appezzamenti geometrici con queste buche che dalla pianura risalgono verso i promontori, distese di sabbia lavica nerissime su cui risaltano le foglie verde intenso delle pianticelle di vite che si susseguono una dopo l’altra. Un paesaggio unico.

La vendemmia viene qui fatta totalmente a mano per l’impossibilità di far entrare macchinari all’interno di questi vigneti così particolari e per l’orografia del terreno. In alcuni casi si può assistere alla tradizionale vendemmia con i cammelli, che avviene solitamente durante l’ultima settimana di luglio: sono i primi in Europa!

L’uva che tradizionalmente viene coltivata a Lanzarote è la Malvasia, che si trova piantata a piede franco, in un terreno libero da filossera…qui fortunatamente non è mai arrivata! Per questo motivo c’è bisogno di pochissimi trattamenti fitosanitari e le coltivazioni sono totalmente ecologiche.

I vigneti si trovano in tutta l’isola ma sono particolarmente concentrati nell’area centrale de La Geria, di Masdache e più a Nord di Ye-Lajares; si trovano tra i 200 e i 500 m s.l.m. dove il terreno vulcanico è più profondo e più ricco.

…………………

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *