IMBOTTIGLIARE NEL MONDO SI DICE GAI.

“La qualità è la base di ottimi prodotti, e per ottenerla basta continuare a perseguirla”
Carlo Gai

La storia inizia nel 1946 a Pinerolo, quando Giacomo ed Elsa Gai, creano la loro prima macchina imbottigliatrice per soddisfare le esigenze di alcuni ristoratori che volevano imbottigliare il vino sfuso da servire ai propri clienti. Gli anni passarono e la Gai crebbe, tanto da diventare un punto di riferimento per l’imbottigliamento del vino in Italia e nel Mondo.

Fate vino? Puntate alla qualità? Mai sottovalutare un momento così delicato come l’imbottigliamento. E la GAI lo sa benissimo.

Un’impresa “familiare”, così è e così la definisce l’Ingegnere Carlo Gai, figlio di Giacomo ed Elsa, che con la moglie Renata e i figli Guglielmo e Giovanni, insieme al fratello Battista, la moglie di Battista Adriana e il figlio Giacomo, guidano la Gai oggi.
Carlo Gai è al timone della nostra visita all’interno dello stabilimento di Ceresole d’Alba (CN), unico polo produttivo qui nel Roero dal 1986.
Ci parla della storia della sua famiglia, delle scoperte e dei miglioramenti anno dopo anno.
Un susseguirsi di brevetti fino all’ultimo uscito, il rubinetto elettropneumatico, un nuovo metodo per limitare al minimo l’ossidazione dovuta all’ossigeno presente nell’aria all’interno della bottiglia. Torni e frese altamente programmabili, attrezzature d’ avanguardia, che necessitano di tecnici sempre più specializzati e capaci di lavorare direttamente su un pezzo dopo la programmazione al computer. Una cosa che mi ha lasciato senza parole? I muletti robot!
E’una gestione completamente computerizzata del magazzino (alto come una palazzina di 7-8 piani) e del trasporto dei pezzi tramite muletti robotici automatici, tutto gestito da un software, tu chiedi ai robot un pezzo che ti serve e lui va nel magazzino a prenderlo, non male no?!

La Gai utilizza anche una cosa molto importante per la lavorazione dei materiali, il processo di elettrolucidatura, che permette la rimozione per via elettrolitica di ferro e nichel libero sullo strato superficiale, conferendo all’acciaio inossidabile una maggiore resistenza alla corrosione oltre che diminuirne la micro rugosità superficiale con conseguente facilità di pulizia. Questo impedisce il ristagno dell’imbottigliato ed evita lo sviluppo di agenti microbici infestanti.

Un’azienda che pensa anche alla salvaguarda dell’ambiente, producendo da sé l’energia nel modo più pulito possibile tramite i pannelli fotovoltaici al di sopra del tetto i quali sopperiscono alle esigenze estive. Per l’inverno hanno in affiancamento una serie di gruppi elettrogeni a metano, che sono collegati all’impianto di riscaldamento.

La Gai è presente anche al di fuori del territorio italiano con 2 sedi che si occupano della vendita in mercati importanti: in Francia, Costa Azzurra, Stati Uniti,centrale a Fairfield (Napa Valley, California), La produzione principale rimane a Ceresole d’Alba, nel cuore del Roero.
Sempre pensando al futuro, e non solo per il vino, ma anche macchine per l’ imbottigliamento dell acqua, di bibite in bottiglia e di lattine. Si capisce che la qualità italiana, quella vera, fatta da persone alla ricerca della soluzione migliore, qui, è di casa.

Quando avete una visione, qualcosa che guarda il Futuro, in quel momento,
c’è già Wines and Secrets, la vostra macchina (imbottigliatrice) del tempo.

Gianmaria Langellotto

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