Vino e bicchieri, quali, come e soprattutto, perché?

Perché il bicchiere è così importante?

tipico contenitore da sbevazzo

Scena tipica : siete invitati a cena a casa di un amico o amica, cosa portate? Vino, ovviamente. Per giorni pensi quale vino comprare, fai brain storming su internet, chiedi al tuo psicoterapeuta, organizzi persino una riunione a lavoro, tutto, pur di fare bella figura. Alla fine il giorno della cena arriva e ti presenti con un vino particolare, una piccola produzione, un vino non troppo costoso ma uno di quelli che stupisce. Giunto alla festa cosa scopri? I bicchieri sono tutti di plastica. Una fitta ti prende prepotente sopra la bocca dello stomaco e un malore rovina la festa a tutti.

Ovviamente sto scherzando. Ma quali bicchieri bisognerebbe comprare? e quali sono le differenze?

Partiamo dal materiale. Il materiale più usato per calici da degustazione è il Vetro cristallo, che è la demoninazione CEE europea per i vetri al piombo e sono divisi in : cristallo superiore, cristallo al piombo, vetro sonoro superiore, vetro sonoro. Piu alta è la concentrazione dell ossido di piombo e più avrà una densità maggiore che gli conferirà maggiore lucentezza al riflesso di una fonte di luce. È da valutare ovviamente anche lo spessore, meno spessore meno interferenze tra i materiali del vetro e quello che state bevendo.

Forma? Quando pensiamo a un vino valutiamolo in base al colore ma anche alle sue caratteristiche, meno o più strutturato, giovane e fresco o più di corpo e affinato, con le bolle o senza. I bianchi freschi e morbidi? Calice dal bevante non troppo largo e finale dritto, il vino andrà inizialmente sulla punta della lingua dove si percepisce di più la morbidezza e poi ai lati per l’acidità. Andando avanti con un rosso morbido, che avrà bisogno di un bevante più largo per una maggiore ossigenazione; un rosso più importante e complesso? bevante ancora più capiente e finale allargato o dritto se il bevante è abbastanza spazioso.

Per le bolle? Dipende, il flute è il bicchiere ufficiale, diversamente dal passato che erroneamente veniva usata la coppetta, oggi bicchiere ufficiale dell’ Asti Spumante. Io amo i calici anche per le bolle, perché non scelgo mai spumanti poco complessi come un Valdobbiadene e quindi preferisco favorire l’ossigenazione, bere uno Champagne in un flute equivale perdere il 50% degli aromi (secondo me).

Come lavarlo? Acqua calda e niente sapone se li lavate a mano, sciacquate bene e asciugate subito senza lasciare gocce. In lavastoviglie? Ci pensa la lavastoviglie l’avete comprata apposta.

I marchi nel Mondo dei bicchieri di qualità sono tantissimi. Dall austriaca Riedel alla Tedesca Spiegelau, Dalla Schott Zwiesel all’ italianissima Bormioli, o i miei preferiti, gli Zalto.

A voi la scelta amici lettori! Aspetto di essere invitato per vedere che bicchieri avete comprato!

Per tutto ciò che sa riflettere bene un raggio di sole, c’è Wines and Secret, il vostro compagno di bevute.

Francesco Spadaro


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