Piemonte e Romagna mai così vicini. Albana di Romagna e Stracotto Piemontese, una storia d’amore.

Non è Estathe.

Quando diciamo Albana, nella stragrande maggioranza dei casi, la associamo a qualcosa di dolce..

In mente ci balena subito il passito di albana, la sua vendemmia tardiva e quel colore dorato intenso che la contraddistingue.

In realtà questo vitigno viene espresso in vino in tanti altre modi e lavorazioni, come per esempio l’acciaio il legno il cemento e l’anfora..tecnica tornata di gran moda.

Ogni zona in cui la produciamo, ogni tecnica che abbiamo adottato per lavorarla, ogni terreno ( e noi i terroir li abbiamo tutti ) contribuiscono a renderla speciale e distinta l’una dall’altra.

Regala sentori organolettici cosi diversi e cosi affascinanti tra loro che non la rendono più un prodotto scontato e da tutti i giorni, ma bensì un qualcosa di curioso e pregiato per la ricerca dell’abbinamento perfetto.

 Insomma se vi va di dedicare un pò di tempo a questo vitigno, mio vicino di casa, vi si aprirà un vasto mondo di gusto e curiosità, anche perchè lo voglio ricordare, che nel 1987 è ha guadagnato la DOCG, la prima sui bianchi in Italia.

Fatta questa piccola prefazione sulla protagonista di questo articolo, vi voglio raccontare la mia esperienza.

Ogni volta che vado a cena o a pranzo fuori, ci vado per provare una nuova emozione gustativa , mi piace da impazzire assaggiare piatti tipici di un ristorante o di una zona, sapere come lavorano il loro cibo, l’amore che ci mettono, la passione le idee la storia che hanno da raccontare e l’accoglienza che riservano ai clienti nella loro ‘casa’.

Bene, una volta individuate le pietanze ( solitamente sono le più bizzare o le più territorialmente tipiche del menù ) mi butto, ovviamente, sulla scelta del vino e… Si ok, cerco di bilanciare la struttura della bevanda con quella del mio piatto, ma di sicuro non seguo molto le regole che vengono insegnate ai corsi di degustazione.

lo avete mai provato uno stracotto piemontese, abbinato a un vino bianco?

Magari In pochi avrebbero azzardato, e ancora meno avrebbero azzardato proprio con un albana.

Quindi stracotto di manzo e spinacione?  Albana di Fattoria Monticino Rosso, o meglio conosciuta, specie dalle mie parti come l’Albana Codronchio.

Alla vista, giallo dorato quasi brillante, consistente nel bicchiere e se dovessimo seguire l’indice del colore sono sicura che chiunque si aspetterebbe un bel vino di vendemmia tardiva.

Al naso riconferma la medesima impressione, note complesse, mielose di frutti canditi..

poi c’è quello che non ci si immagina: al gusto, pulito, lineare, di buon equilibrio, di buona struttura.. fresco, bella acidità che ti rigenera il palato e ti invita a berne un altro calice.

Ho letto ( se vi puo interessare a fine articolo vi do i riferimenti ) su alcuni libri, che l’Albana puo essere abbinato a: carne bianca, pasta in brodo, pasta ripiena, anguilla, crostate e addirittura e cibi fusion.

Ma con una carne cucinata come lo stracotto?

“Del resto, l’idea che l’abbinamento cibo-vino debba essere incanalato esclusivamente entro i rigidi protocolli dei principi di concordanza-contrapposizione, sarebbe del tutto riduttiva e toglierebbe linfa e sangue al cuore pulsante della nostra cucina: la creatività e la sperimentazione”

ALBANA Una storia di Romagna – Giovanni Solaroli Vitiliano Marchi

Grazie per l’attenzione e alla prossima avventura!!

PAMELA

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